Torniamo a C3 con due programmi tutt'altro che digitali by Marcello Corti

19’40’’ torna a C3 per una data dedicata a musica tutt’altro che digitale: Sebastiano De Gennaro e Enrico Gabrielli presentano due programmi che ruotano intorno alla musicassetta. Insieme a loro, l’amico Pietro Puccio.

Cosa faremo a C3?
Questo è la prima proposta (clicca)
Questa è la seconda proposta

Martedì 25 Marzo vi aspettiamo a C3. Non vi possiamo dire dove: ma potete scriverci su telegram cliccando il bottone sotto.

W V.E.R.D.I. a Parma, una recensione by Marcello Corti

Il fungo atomico

Luogo prezioso. Bel pubblico. Biliotti in forma e decisamente più centrata nei ruoli molteplici e gender fluidi. Enrico con nessuna tensione, Camillo disponibilissimo. Qualche intoppo di tecnica e problema di luce risolto alla buona. con un fungo atomico sottoilluminato

Cena vegana come la sanno fare solo a Parma: Con ragout e spezzatino.

Arrivati all'una e 10 a Milano.

Marcello Corti, Camillo Lepido, Francesca Biliotti, Enrico Gabrielli

Sembra una mattata, ma andare a Parma nel weekend é un po' come andare a Biko da Merate in un giorno lavorativo. Cambia solo la distanza in km.

La.cosa migliore? La Biliotti che guida al ritorno dimostrando senza grandi parole che il gendergap se esiste non tocca sicuramente le competenze viabilistiche.

Il pubblico che piano piano si accomoda a ColonneVentotto

La 26esima uscita di 19'40'' è in cantiere by Marcello Corti

19’40’’, lo avrete capito, è un po’ così: settimane di apparente quiete e poi, di colpo, un nuovo album, un nuovo lavoro, una coperta musicale, un cadavere squisito, una stagione pubblica, una carbonara, collaborazioni, documentari, progetti nuovi… tutto insieme, tutto catapultato nell’oceano ricco di microplastiche dei nostri social. Dove le microplastiche sono i contenuti inutili che inquinano le nostre vite.

Per questo il blog è, per noi, uno strumento prezioso: ci permette di tenere in ordine, archiviare tutto quello che, altrimenti, finirebbe bruciato in un effimero sfruttamento da piattaforma META-derivata.

La fonte più interessante da cui attingere i contenuti di questo periodo di preparazione della 26esima uscita, è sicuramente il gruppo WhatsApp di 19’40’’, tra foto di figli, di arti infortunati e di gomme bucate (sic!), ci sono piccole perle che raccontano quello che sta succedendo dietro le quinte.

O anche solo delle figate atomiche, come ad esempio questi scatti di uno dei luoghi migliori di Milano, la sede dei Carlo Colla a BASE.

Il 24 febbraio invece eravamo al Blackbear Studio di Lissolo, lo studio di Seba, e stavamo registrando un lavoro inedito di Enrico. La situazione era surreale e quindi bellissima. Abbiamo qualche scatto che testimonia il profondo e contrito impegno esecutivo dei nostri ospiti. A proposito, li conoscete? Ve ne parlo più avanti.

Lorenzo D’Erasmo e Gabriele Lattuada, il duo LoLa

Siamo poi finiti in uno studio di registrazione distopico, fermo al 1968. E’ lo sstudio di Piero Umiliani con tutto il gear originale. Rifatevi gli occhi con questi scatti!

Infine abbiamo incontrato un vecchio amico, Luca Medioli, cornista raffinato e musicista sensibile. Insieme a lui abbiamo inciso un altro brano della 26esima uscita. Con Luca abbiamo già inciso Plantasia nell’arrangiamento per ensemble che è uscito per 19’40’’ più di tre anni fa! Lo trovate nel nostro shop anzi no, è soldout!

Questo mese ne abbiamo combinate parecchie: C3 con La favola della realtà, Biko con Tierkreis, la 26esima uscita in lavorazione, le spedizioni della speciale e della 25esima… insomma, ci stiamo dando sotto. Grazie per il sostegno! Ogni piccolo gesto ci aiuta a portare avanti questo piccolo progetto, significativo per noi e per voi.


Ci vediamo da BIKO il 19 Marzo per una retrospettiva su Morton Feldman by Marcello Corti

ATTENZIONE, per cause di forza maggiore, abbiamo dovuto invertire le date di Marzo e Aprile. La programmazione di Puntuale cambia, ma non troppo.

MORTON FELDMAN

una retrospettiva

Morton Feldman, per chi non lo conoscesse, rappresenta qualcosa di più di un semplice compositore americano, attivo tra la fine degli anni quaranta e per quasi tutti gli anni ottanta. Lui rappresenta un’ideale figura di artista completo applicato alla musica. Quindi non un progettista di strutture o un matematico degli eventi, ma un vero e proprio animo multimaterico e interdisciplinare confluito nella partitura. 

Conobbe bene Jackson Pollock, Mark Rothko, Samuel Beckett, tutta gente che parlava di senso del presente in un modo decisamente non accademico. E soprattutto non storicizzato.

Eseguiremo due brani: The King of Denmark del 1965 per percussioni e Bass clarinet and percussion del 1981 appunto per clarinetto basso e percussioni.

Lo faremo assieme a un grande ospite e amico: Elio Marchesini alle percussioni, uno dei massimi esperti di percussioni contemporanee in Italia. Assieme a lui Sebastiano De Gennaro percussioni) Enrico Gabrielli (clarinetto basso) e Francesco Fusaro che racconterà Feldman in poche, semplici e “puntuali” parole.