Come è andata al BIKO con Sornisi? by Marcello Corti

Vi lasciamo la galleria degli scatti che il buon Riccardo Caldirola ha realizzato durante la bella serata dedicata a Chino Goia Sornisi: è stato bello farvi ascoltare musica di Gioachino Rossini per circa un’ora senza farvi capire che era musica di Gioachino Rossini.

Potete ascoltare il primo, incredibile brano utilizzando il lettore che vi mettiamo quì sotto: come dice Damiano Afrifa, questo brano è un trattato di armonia.

I protagonisti del terzo appuntamento di Puntuale 2025 sono stati Enrico Gabrielli, Sebastiano De Gennaro, Luisa Santacesaria e Damiano Afrifa, insieme a Francesco Fusaro. La tecnica è di Virginia Faraci (luci) e Carlo Zollo (audio). C’era anche Giacomo Cracco a girare immagini preziose per i futuri curiosi musicali. Il project managing è di Marcello Corti e BIKO invece porta il nome di Otta.

Grazie a chi era con noi da BIKO. Ci vediamo il 19 Febbraio per una data dedicata a Stockhausen e all’astrologia insieme a Angelo e Alessandro Trabace, Sebastiano De Gennaro e Enrico Gabrielli!

Chino 'Goia' Sornisi, il documentario by Marcello Corti

Chino Sornisi soprannominato ‘Goia’, nasce a Pesaro il 29 febbraio dell'anno 1892. Compositore, musicista e inventore italiano, viene ricordato per il suo importante contributo alla creazione della musica ma anche e soprattutto per essere l’inventore di uno dei primi strumenti musicali elettronici.

Attratto dalle tecniche di registrazione e manipolazione del suono, assistete personalmente, nel 1913, alla prima apparizione pubblica degli intonarumori al teatro Sorchi a Modena dove Russolo presentò uno scoppiatore.

Fin dalla fine degli anni dieci, Sornisi cominciò a progettare alcuni sistemi elettromeccanici per la produzione del suono. A metà degli anni venti costruisce la prima versione dell’eterodiofono, di fatto uno dei primi i sintetizzatori della storia. Lo strumento era in grado di sfruttare gli errori di sintonizzazione dei radiotrasmettitori, più di 40, alla fine di generare suoni con differenti altezze.

Nel 1924 Sornisi, tramite una telescrivente da lui riparata, entra fortuitamente in contatto Maurice Louis Eugène Martenot, musicista telegrafista francese. Si tratta di una straordinaria coincidenza: i due musicisti cominciano a scambiarsi informazioni distanza e nell'autunno dello stesso anno Sornisi si trasferisce a parigi dove resterà fino alla morte, avvenuta nel 1968.

A Parigi scrive molte delle sue migliori produzioni strumentali. Ospitato nel laboratorio Martenot, riprende la sua ricerca sugli strumenti elettronici perfezionando l’eterodiofono. Al 1926 risale la sua composizione Eterodiophone Romantique, probabilmente il primo caso di utilizzo di un arpeggiatore artificiale costruito utilizzando un rullo meccanico a calamite in grado di sollecitare, a distanze prestabilite, il campo magnetico dell’eterodiofono.

Dal 1928 al 1945 Sornisi frequenta i migliori compositori ed inventori dell'epoca. Nella sua casa a Passy compone, costruisce nuova apparecchiatura e comincia a registrare sul nastro molto materiale.

Dalla metà degli anni ‘50 Sornisi sperimenta l'uso dell’LSD e continuerà ad assumere sostanze allucinogene fino all'ultimo dei suoi giorni. Una delle sue ultime composizioni pare sia una piccola messa solenne per due sintetizzatori, un harmonium, quattro voci soliste e coro. La leggenda attorno a quest'opera dice fosse un capolavoro, ma purtroppo non è rimasta traccia.

HindeMIDIth by Marcello Corti

Siamo estremamente felici di annunciare l'uscita del nuovo CD, "19m40s_25 HindeMIDIth", che sarà disponibile dal 25 dicembre 2024. Il progetto, curato da 19'40'', esplora la musica di Paul Hindemith attraverso un’inedita combinazione di strumenti acustici, sintetizzatori, elettronica e MIDI, offrendo una visione “alternativa” della sua opera. 

Germania, anni Venti del Novecento: in un clima di fermento, Paul Hindemith, figura emblematica della musica del Novecento, inizia a emergere come compositore e musicista. Reduce dalla Grande Guerra e temprato dalle difficoltà della sua epoca (in futuro sarà considerato dal regime nazista musicista “degenerato”), Hindemith sviluppa una visione della musica come un'attività artigianale, un "fare" che non si limita a una mera composizione, ma include anche una profonda esplorazione timbrica e formale. La sua musica, caratterizzata da una sperimentazione costante, si nutre di un incontro tra tradizione e innovazione.

Questo CD prende vita proprio dalla fase più sperimentale di Hindemith, che negli anni Venti e Trenta della Repubblica di Weimar si dedica a forme compositive eccentriche, con l'inclusione di nuovi strumenti e tecnologie. La sua visione musicale, aperta all'uso di strumenti meccanici e elettronici, è il punto di partenza per questa reinterpretazione in chiave moderna, dove il digitale e l'analogico si fondono con il suono tradizionale. In questo contesto, "19m40s_25 HindeMIDIth" non solo celebra l'opera di Hindemith, ma lo fa esplorando nuove possibilità sonore attraverso l'uso di strumenti MIDI e sintetizzatori, unendo il passato con il futuro in un dialogo continuo tra il rigore della musica classica e le potenzialità del suono contemporaneo. Noi, con 19’40’ dunque’, abbiamo ipotizzato che se Hindemith avesse raggiunto l’era del digitale ne avrebbe fatto ampio uso. E con questo disco abbiamo voluto provare a dimostrarlo.

Tracklist

Kammermusik Nr. 1 op. 24 Nr. 1, 1922 (Mockup Version by Enrico Gabrielli for MIDI instruments, clarinet, trumpet and percussion)

Sonate für Kontrabass und Klavier, 1955 (Version for MIDI instruments and double bass by Sebastiano De Gennaro and Roberto Benatti)

7 Triostücke für 3 Trautonien, 1930 (Analogue synthesisers version recorded live @ Santeria Club in Milano, December 9, 2018)

Trickaufnahmen für Schallplatte, 1930 (Reconstructed and re-imagined by Francesco Fusaro)

Chi era Chino Goia Sornisi? Una serata elettroacustica a BIKO by Marcello Corti

APERTURA PORTE ALLE 21:00, INIZIO EVENTO ALLE 21:30

DISCOVERING THE ELECTRONIC MUSIC OF CHINO ‘GOIA’ SORNISI

L’elettronica a là Wendy Carlos del Grande Pesarese…

Nessuno conosce Chino ‘Goia’ Sornisi, vero? Noi di 19’40’’, saremmo disposti a scommetterci. Già, e come è possibile che nessuno conosca questo grande, immenso, straordinario compositore e pioniere dell’elettronica analogica? 

Autore di brani come Fuga per quattro oscillatori pretenziosi del 1921, di Encore de memento del 1968 e di quella fulgida gemma di musica e narrazione che è Un Petit Train électronique de Plaisir del 1927? Amico di Martenot a Parigi e inventore dell’Eterodiofono? No, vero? Questo è un classico tipico scempio della musicologia mondiale che ha fatto rastrello della storia per ragioni probabilmente politiche o nazionaliste. Ok sì Delia Derbshire, ok David Vorhaus, va bene Wendy Carlos, ma non si può dimenticare bellamente una personalità eclettica e importante come Sornisi! 

Non si può non pensare che dietro questa eclissi ci sia stata del dolo, della volontà. Forse era talmente grande da adombrare i pionieri dell’elettronica del ‘900 di area anglosassone? Il mistero è ancora aperto. Noi saremo qui, con quattro sintetizzatori analogici e una voce recitante, a raccontare, illustrare e rendere finalmente giustizia al Grande Pesarese dell’elettronica. Ci abbiamo fatto un disco intero per cui ne sappiamo qualcosa (https://www.19m40s.com/07-chinogoiasornisi).

La formazione comprende Enrico Gabrielli (al JEN SX-1000), Sebastiano De Gennaro (al KORG MS 20), Luisa Santacesaria (al MULTIVOX) e Damiano Afrifa (al JUNO-106) e Francesco Fusaro narratore.

Occasione imperdibile e unica al mondo. Questo è poco ma sicuro…