La 26esima uscita di 19'40'' è in cantiere by Marcello Corti

19’40’’, lo avrete capito, è un po’ così: settimane di apparente quiete e poi, di colpo, un nuovo album, un nuovo lavoro, una coperta musicale, un cadavere squisito, una stagione pubblica, una carbonara, collaborazioni, documentari, progetti nuovi… tutto insieme, tutto catapultato nell’oceano ricco di microplastiche dei nostri social. Dove le microplastiche sono i contenuti inutili che inquinano le nostre vite.

Per questo il blog è, per noi, uno strumento prezioso: ci permette di tenere in ordine, archiviare tutto quello che, altrimenti, finirebbe bruciato in un effimero sfruttamento da piattaforma META-derivata.

La fonte più interessante da cui attingere i contenuti di questo periodo di preparazione della 26esima uscita, è sicuramente il gruppo WhatsApp di 19’40’’, tra foto di figli, di arti infortunati e di gomme bucate (sic!), ci sono piccole perle che raccontano quello che sta succedendo dietro le quinte.

O anche solo delle figate atomiche, come ad esempio questi scatti di uno dei luoghi migliori di Milano, la sede dei Carlo Colla a BASE.

Il 24 febbraio invece eravamo al Blackbear Studio di Lissolo, lo studio di Seba, e stavamo registrando un lavoro inedito di Enrico. La situazione era surreale e quindi bellissima. Abbiamo qualche scatto che testimonia il profondo e contrito impegno esecutivo dei nostri ospiti. A proposito, li conoscete? Ve ne parlo più avanti.

Lorenzo D’Erasmo e Gabriele Lattuada, il duo LoLa

Siamo poi finiti in uno studio di registrazione distopico, fermo al 1968. E’ lo sstudio di Piero Umiliani con tutto il gear originale. Rifatevi gli occhi con questi scatti!

Infine abbiamo incontrato un vecchio amico, Luca Medioli, cornista raffinato e musicista sensibile. Insieme a lui abbiamo inciso un altro brano della 26esima uscita. Con Luca abbiamo già inciso Plantasia nell’arrangiamento per ensemble che è uscito per 19’40’’ più di tre anni fa! Lo trovate nel nostro shop anzi no, è soldout!

Questo mese ne abbiamo combinate parecchie: C3 con La favola della realtà, Biko con Tierkreis, la 26esima uscita in lavorazione, le spedizioni della speciale e della 25esima… insomma, ci stiamo dando sotto. Grazie per il sostegno! Ogni piccolo gesto ci aiuta a portare avanti questo piccolo progetto, significativo per noi e per voi.


Ci vediamo da BIKO il 19 Marzo per una retrospettiva su Morton Feldman by Marcello Corti

ATTENZIONE, per cause di forza maggiore, abbiamo dovuto invertire le date di Marzo e Aprile. La programmazione di Puntuale cambia, ma non troppo.

MORTON FELDMAN

una retrospettiva

Morton Feldman, per chi non lo conoscesse, rappresenta qualcosa di più di un semplice compositore americano, attivo tra la fine degli anni quaranta e per quasi tutti gli anni ottanta. Lui rappresenta un’ideale figura di artista completo applicato alla musica. Quindi non un progettista di strutture o un matematico degli eventi, ma un vero e proprio animo multimaterico e interdisciplinare confluito nella partitura. 

Conobbe bene Jackson Pollock, Mark Rothko, Samuel Beckett, tutta gente che parlava di senso del presente in un modo decisamente non accademico. E soprattutto non storicizzato.

Eseguiremo due brani: The King of Denmark del 1965 per percussioni e Bass clarinet and percussion del 1981 appunto per clarinetto basso e percussioni.

Lo faremo assieme a un grande ospite e amico: Elio Marchesini alle percussioni, uno dei massimi esperti di percussioni contemporanee in Italia. Assieme a lui Sebastiano De Gennaro percussioni) Enrico Gabrielli (clarinetto basso) e Francesco Fusaro che racconterà Feldman in poche, semplici e “puntuali” parole.

Come è andato TIERKREIS? by Marcello Corti

E’ difficile riassumere una serata come quella di Mercoledì a BIKO. Molto difficile. Potremmo parlarvi del clima di profondo ascolto che c’era, del pubblico numeroso e attento, della magia della musica di Stockhausen e della sorpresa di un’Aria di Saturno di Roberto Lupi davvero intensa. Per non parlare poi di Dream, piccolo capolavoro firmato Cage, eseguito in un modo scuro, profondo e elettroacustico dagli Esecutori di Metallo su Carta.

Però forse le parole giuste sono quelle di Alessandro Trabace: “dopo Sanremo, ci voleva proprio!”

Vi lasciamo gli scatti dell’immarcescibile e insindacabile Riccardo Caldirola. La prossima data di Puntuale è con Elio Marchesini e Morton Feldman. Ma come? Esatto: abbiamo invertito l’ordine dei concerti. Ma se ci seguite sui social, vi raccontiamo poco a poco cosa sta succedendo.

L'Oroscopo di 19'40'' by Marcello Corti

TIERKREIS di KARLHEINZ STOCKHAUSEN

Musica e astrologia

I legami tra musica e astrologia sono sempre un ottimo pretesto per fare musica che celi significati multipli, che parli di più cose sovrapposte, che dica qualcosa nascondendo qualcos'altro.

L’occultamento di senso è uno dei giochi preferiti dei compositori di musica colta contemporanea, e nella maggioranza dei casi chi scrive lascia direttamente all’ascoltatore scavare e trovare ciò che c’è di più nascosto. Il signor Stockhausen però, a differenza di molti altri colleghi, ha sempre lasciato in un angolo una pala con cui scavare meglio e prima.

Nel 1975 Karlheinz Stockhausen compose dodici melodie, una per ogni segno zodiacale, per lo spettacolo teatrale Musik Im Bauch. Le melodie, chiamate Tierkreis, erano destinate a sei percussionisti e carillon, e sono state ispirate da bambini, amici e conoscenti nati sotto i vari segni zodiacali. Stockhausen scrisse anche dodici testi che descrivevano le caratteristiche dei 12 tipi umani legati ai segni. Il campanile del Municipio di Colonia ancora oggi usa queste melodie come rintocco delle ore della giornata.

L’esecuzione integrale di Tierkreis che proponiamo, è in una trascrizione pensata e incisa da Sebastiano De Gennaro (https://www.19m40s.com/11-tierkreis) su tastiere giocattolo e violino.

Gli Esecutori di Metallo su Carta sono: Alessandro Trabace al violino, Angelo Trabace, Sebastiano De Gennaro e Enrico Gabrielli alle tastiere CASIO.

Dj set a cura di Classical Hooligans: Dimenticate i salotti polverosi e le accademie imbalsamate: Classical Hooligans vi lancia in un DJ set feroce e imprevedibile, dove un compositore arrivato da Sirio flirta con fughe barocche, riverberi intergalattici e serenate per satelliti. Tra echi di monoliti sonori e distorsioni cosmiche, seguiremo le tracce di un cane lunare in un viaggio instabile tra esplorazione e collisione.