Enrico Gabrielli

Stravinsky, Histoire du Soldat by Francesco Fusaro

Time for some shameless self-promotion! The second installment in our recording series will be released on the 2nd of April 2017. You can still subscribe to receive our very first issue, Progetto Generativo by Enrico Gabrielli and Esecutori di Metallo su Carta, so what are you waiting for? April is around the corner!

OK, now back to the topic: Histoire du Soldat by that music giant, Igor Stravinsky. Yes, that's going to be our second release and it's going to be sung in Italian and paired up with its own beautiful graphic design... Gosh, we've been dragged away by some more self-promotion... Histoire du Soldat, that's right, thank you! 

Histoire du Soldat was composed in 1918 during Stravinsky's exile in Switzerland. Loosely based on a folk tale by Alexander Afanasyev, the libretto was written in French by Charles-Ferdinand Ramuz and is tinged with Faustian references: A humble Soldier is seduced by the Devil, who wants to steal his soul. For Italian musicologist Paolo Petazzi, “[Histoire du Soldat] could be understood as a parable of the migrant that is cast by the Devil to lose his fatherland every time he believes he has found one: an updated version of the theme of the Wanderer”. A very current topic, indeed.

Histoire du Soldat was conceived by Stravinsky in a period of economic hardship after world War I. Unfortunately, it didn't go further than its premiere, which took place in Lausanne on the 28 September 1918, with Stravinsky's friend Ernest Ansermet as conductor. Nonetheless, the piece was to become a staple of the Russian composer's repertoire, thanks to a symbolism that easily appeals to both young and mature audiences. It has been performed widely in Italian too: we shall at least name Paolo Poli and Giancarlo Giannini's renditions, together with a 1967 broadcast by the RAI, the Italian public television company.

Esecutori di Metallo su Carta's Italian Histoire trades the original dance action with some beautiful illustrations by Olimpia Zagnoli and the voice of Stefano Panzeri. This version was premiered at the Fuck Bloom? Alban Berg! 2015 festival in Mezzago, in the North of Italy, and then brought to Contemporarities 2016 festival in Milan, with Marcello Corti as conductor.

Histoire du Soldat @ Santeria Social Club

È ora di fare un po' di svergognata autopromozione! La seconda uscita della nostra collana discografica è prevista per il 2 aprile 2017. Sei ancora in tempo per abbonarti e ricevere la prima uscita, Progetto Generativo di Enrico Gabrielli ed Esecutori di Metallo su Carta... che aspetti? Aprile è dietro l'angolo!

OK, ora torniamo a noi: Histoire du Soldat di quel gigante della musica che è Igor' Stravinskij. Questa è in effetti la nostra seconda uscita, cantata in italiano e con delle bellissime illustrazioni ad hoc... Ops, ci siamo persi di nuovo nell'autopromozione... Histoire du Soldat, esatto! Grazie!

Si tratta di un'opera composta da Igor Stravinskij nel 1918, durante l'esilio in Svizzera, su libretto in lingua francese di Charles-Ferdinand Ramuz. La storia, liberamente tratta da una racconto di Afanasjev legato a stretto filo con il mito di Faust,  parla di un Soldato insidiato da un Diavolo che vuole carpirgli l'anima. Citando il musicologo Petazzi, "fra le diverse interpretazioni simboliche, [l'Histoire] può essere intesa come la parabola dell'emigrè che per continue macchinazioni diaboliche perde la patria tutte le volte che crede di averla ritrovata: versione aggiornata e ammodernata del motivo dell'Errante" e, aggiungiamo noi, dunque motivo estremamente attuale.

La genesi di tutto risale alla fine della Grande Guerra, con uno Stravinskij in ristrettezze economiche. Purtroppo, a causa dell'epidemia di spagnola che in quel periodo imperversava in Europa, le repliche previste furono annullate e le rappresentazioni si limitarono solamente alla prima, avvenuta a Losanna il 28 settembre 1918, sotto la direzione dell'amico Ernest Ansermet. In seguito sarebbe diventato un brano eseguito di frequente per la sua simbologia in grado di arrivare ad un pubblico indifferentemente grande o piccolo, oltre che cavallo di battaglia per attori (memorabili le interpretazioni in lingua italiana di Paolo Poli e di Giancarlo Giannini) e occasioni di incontro in ambito puramente teatrale (come l'allestimento della RAI del 1967).

La versione degli Esecutori di Metallo su Carta, vede, al posto della danza (prevista nell'originale), l'utilizzo del disegno dal vivo della disegnatrice Olimpia Zagnoli e la voce recitante di Stefano Panzeri. Questo è la stessa versione data in prima assoluta a Fuck Bloom? Alban Berg! 2015 (rassegna di musica attuale al Bloom di Mezzago) e in seguito replicato a Contemporarities 2016 (rassegna di musica classica e contemporanea a Santeria Social Club di Milano), con direttore Marcello Corti.

C'è musica e musica by Francesco Fusaro

There was a time when you could watch Italian composer Luciano Berio (probably one of the sharpest mind to come out of the Peninsula) discussing the aesthetics of music on television. That was back in the 70s when people were so lovely naive to think that TV could educate and entertain... We are afraid those dancing days are gone, but at least we can sort of revive them through online streaming. C'è musica e musica is a wealth of music (and philosophical) ideas, thanks to a truly impressive array of guests: Elliott Carter, Karlheinz Stockhausen, Darius Milhaud, John Cage, Yannis Xenakis, John Tavener, just to name a few... What is the difference between popular and art music? What is the role of the audience in the process of music making? And of the composer? These and many other questions are debated in the twelve episodes of this must-watch series. As our man Enrico Gabrielli would put it, even students in schools should watch it...

C'è stato un tempo in cui ti poteva capitare di trovare Luciano Berio (cioè una delle menti più acute uscite dalla Penisola) che discute di estetica della musica in televisione. Ovviamente stiamo parlando degli anni Settanta, un periodo in cui le perosne erano così amabilmente naive da credere che quello il piccolo schermo possa educare, oltre che intrattanere... Temiamo che quei bei tempi siano belli che andati, ma almeno possiamo riviverli (circa) grazie allo streaming online. C'è musica e musica è un tesoro di idee filosofiche e musicali, e questo grazie anche ad impressionante lista di ospiti: Elliott Carter, Karlheinz Stockhausen, Darius Milhaud, John Cage, Yannis Xenakis, John Tavener, giusto per fare qualche nome... Che differenza c'è fra musica d'arte e popular? Qual è il ruolo del pubblico nel processo di creazione musicale? E quello del compositore? Queste ed altre questioni sono dibattute nei dodici episodi che compongono questa serie televisiva a dir poco fondamentale. Come direbbe il nostro Enrico Gabrielli, sarebbe da far vedere nelle scuole...